Il Campanile Alto è una delle cime più ardite ed eleganti del Gruppo di Brenta e la sua scalata è tra le più attraenti e remunerative.
La via normale è facile, ma tutt'altro che banale. Stupendo e impressionante il panorama dalla vetta.
La Via più agevole per scalare il superbo campanile venne individuata nel 1584 da Gottfried Merzbacher, stando sulla cima della Torre di Brenta. Nell'anno successivo infatti, il 27 luglio 1885, accompagnato da Bonifacio Nicolussi, egli poteva raggiungere la vergine vetta per il gran camino del versante N.
Per il caminone Nord-nord-est (via normale)
Dalla VIA DELLE BOCCHETTE per breve canale detritico si sale alla Bocchetta Bassa degli Sfúlmini, tra il Campanile Alto e gli Sfúlmini. Si attacca per una fessuretta poco profonda obliqua a sinistra. Dopo c. 10 m si sale a raggiungere un sistema di cenge, che si seguono verso destra, onde aggirare lo spigolo N. Al di là, sotto un enorme tetto, si sale c. 20 m (II +) per belle rocce gradinate, mirando all'imbocco del camino gigante. Questo è alto 70 m, è assai largo e bloccato in più punti da grossi massi, che si possono superare per la fessura tra il masso e la parete oppure girare sulla parete a sin. (pass. III, chiodi). Il camino porta nella parte superiore del canalone detritico che scende dall'intaglio tra le due punte del Campanile. Si sale per pochi metri lungo il canalone e, senza raggiungere l'intaglio, ci si sposta a sinistra per cenge, verso la parte gradinata della parete E della cima principale.
Si sale poi sia direttamente per placche di buona roccia e sia girando a sinistra per cenge, fino a trovare un ripido caminetto che porta in vetta.